28 Dicembre 2022

Pubblicato il 28 Dicembre 2022


L’importanza del Network



Se hai utilizzato una qualsiasi piattaforma di trading, forse avrai letto (in piccolino) una frase che recita più o meno così “la maggior parte degli investitori retail perde soldi sui mercati”.


I motivi sono diversi, ma se volessimo identificarne solo uno, probabilmente dovremmo puntare il dito ad una modesta (per non dire scarsa) alfabetizzazione finanziaria.


Per questo motivo, almeno per quanto riguarda la pianificazione, avrai pensato di affidarti ad un Consulente Finanziario.


In un recente articolo del magazine FocusRisparmio, gli operatori abilitati all’offerta fuori sede erano circa 51.900 al 31 dicembre 2021.

Diciamolo chiaramente, non sono tutti uguali.

Come per ogni attività, vi sarà quello più o meno competente, quello più o meno disponibile ecc.


Quindi, quale scegliere?


Potresti aver pensato di rivolgerti ai canali bancari/postali, ma da una ricerca in rete (o per precedenti esperienze) avrai letto da più parti che difficilmente riescono, con le dovute eccezioni, ancora a dare una risposta adeguata alle richieste del mercato.

In prima battuta c’è il tema delle competenze, sono molto pochi gli addetti titoli iscritti all’albo (non operando fuori sede, non sono tenuti) ma, il vero nodo, resta la questione degli strumenti collocabili, spesso (sia chiaro, non sempre) troppo legate a logiche più commerciali che consulenziali.


Il passaparola è, da sempre, il canale principale per qualsiasi lavoro di consulenza, ma che sia “off-line” (es. l’amico) che “on-line” (es. le recensioni pubbliche) talvolta possono essere molto soggettive.

Inoltre non sempre il metro delle “recensioni” può essere sufficiente in quanto, chi le lascia, sta in qualche modo dichiarando di avere un patrimonio e non tutti sono disposti a fornire questa informazione. Quindi il campione raramente può essere rappresentativo.


Basandoci solo su dati oggettivi, un buon punto di partenza potrebbe essere il Network.

Mi spiego meglio. Immagina un professionista al quale chiedere consiglio anche su ambiti esterni al mondo finanziario.


Non esistono “tuttologi” ma vi sono già consulenti finanziari che, anche per la realtà nella quale operano, hanno contatti di lunga data con specialisti adatti per quanto riguarda materie differenti, dagli aspetti legali a quelli fiscali, dall’immobiliare ai beni di lusso, passando per le molteplici necessità aziendali (es. reperire liquidità; trovare un socio; M&A ecc.) solo per citarne alcune.


Il 2022 è stato un anno terribile sotto molti punti di vista e non tutti gli investitori si sono sentiti adeguatamente seguiti e supportati.

Quindi, quando sceglierai il tuo nuovo consulente finanziario di fiducia, metti sul piatto anche la presenza (ed importanza) del suo network: anche in momenti come questi non potrai che beneficiarne.