12 Maggio 2022

Pubblicato il 12 Maggio 2022

Il Giovedì di #NonSoloMercati: “Casa d’oro a Londra”


Per anni il “mattone” è stato visto come investimento sicuro e sempre rialzista negli anni.

Da molto tempo ormai, salvo alcune eccezioni, si è abbattuta anche sulle case una #volatilità alla quale non si era abituati.

Se poi consideriamo anche i costi di gestione di un immobile tra tasse, oneri, extra ecc. ormai sempre più persone non lo vedono più come l’asset di riferimento.


All’estero la situazione non sembra essere tanto diversa. Per anni una delle località preferite nel quale fare operazioni immobiliari è stata Londra ma, come riportato in questo articolo de #IlSole24Ore, le cose sono cambiate.

I motivi? In primis la #tassazione.

Se per gli immobili in Italia conosciamo l’ #IMU, per gli immobili detenuti all’estero l’erario incassa l’ #IVIE (Imposta sul valore degli immobili situati all’estero) che ammonta a circa uno 0,76%. Ma di cosa?


Prima veniva applicato sulla base del “Council Tax band” che era un parametro estremamente ridotto, ben lontano dal reale valore del bene.

Da ora verrà applicato il criterio generale basato sul costo risultante dall’atto di acquisto o dai contratti (o, in assenza, sul valore di mercato).


In sintesi? Una stangata.


Link per approfondimenti:

https://www.ilsole24ore.com/art/brexit-e-super-imu-spingono-italiani-vendere-case-londra-AEiVz6VB