3 Novembre 2021
Pubblicato il 3 Novembre 2021
Il Mercoledì dell’ #EducazioneFinanziaria: “Il #DebitoPubblico”
Dal latino “debĭtus”, participio passato di “debere”: #dovere. Possiamo indicare con "qualcosa che deve essere data", "qualcosa per cui ci si è obbligati".
Questo il significato di #Debito, e se aggiungiamo la parola #Pubblico abbiamo quindi l’indicazione del debito contratto dallo #Stato per soddisfare il proprio fabbisogno e far sì che la “macchina statale” funzioni.
Più che il valore assoluto del debito, un importante indice della solidità finanziaria ed economica di uno Stato è il rapporto tra il debito pubblico e il #PIL (prodotto interno lordo).
In generale uno Stato potrà avere un debito pubblico consistente, ma dovrà altresì avere un PIL elevato (es. Stati Uniti) senza per questo incorrere in situazioni di pericolo finanziario ovvero rischio #insolvenza: quello che importa è il rapporto e l'andamento reciproco delle due grandezze.
Per quanto riguarda il paese #Italia, negli ultimi anni il debito è letteralmente schizzato (da prima della pandemia), passando dai 1512 miliardi del 2005 (101% del PIL) ai circa 2.573 miliardi di euro di fine 2020 (155,7% del PIL).
Riporto un’approfondimento da Pictet.it