15 Dicembre 2021
Pubblicato il 15 Dicembre 2021
Il Mercoledì dell’ #EducazioneFinanziaria: “M1, M2, M3”
Quelle che possono sembrare coordinate per vincere a Battaglia Navale, in realtà sono sigle che indicano gli #Aggregati Monetari.
Di cosa stiamo parlando?
In economia gli aggregati monetari sono grandezze aggregate che esprimono la quantità complessiva, esistente in un determinato momento nel sistema economico, di moneta e di quelle attività finanziarie che, per il loro elevato grado di liquidità, possono svolgere le stesse funzioni della moneta (la cosiddetta quasi-moneta).
Questa classificazione è stata adottata da Stati Uniti e UK negli anni Settanta ed è stata poi introdotta nelle statistiche degli altri Paesi con adattamenti e modificazioni che le rendono non uniformi
Difatti, attualmente, si sente parlare solo di questi 3 aggregati: #M1, #M2 ed #M3.
#M1: l’aggregato monetario #ristretto (M1) comprende le banconote e le monete in #circolazione (il circolante) e le attività finanziarie che possono svolgere il ruolo di mezzo di pagamento, ossia i depositi in conto corrente (bancari e postali). Tutte le banconote (e le monete) e le riserve obbligatorie delle banche presso la banca centrale costituiscono la cosiddetta base monetaria, anche denominata come #M0.
#M2: l’aggregato #intermedio (M2) comprende M1 e altre attività a liquidità elevata e valore certo in ogni momento futuro ma la cui conversione in M1 può essere soggetta a qualche #restrizione, come la necessità di un preavviso, penalizzazioni o commissioni.
Secondo la definizione della Banca Centrale Europea, esse comprendono i depositi con scadenza prestabilita fino a due anni e i depositi rimborsabili con preavviso fino a tre mesi.
#M3: l’aggregato #ampio (M3) comprende, oltre a M2, alcuni strumenti emessi da varie istituzioni finanziarie monetarie con un alto grado di liquidità e di certezza del prezzo: secondo la Banca Centrale Europea, ne fanno parte le quote o partecipazioni nei fondi comuni monetari, le operazioni pronti contro termine e le obbligazioni bancarie con scadenza fino a due anni.
L’analisi monetaria della #BCE segue con particolare attenzione l’aggregato monetario M3, perché include tutti gli strumenti liquidi, stretti sostituti tra loro, e quindi è più #stabile di M1 e M2.
Al contrario, negli Stati Uniti la #FED (Federal Reserve) ha smesso di pubblicare l’aggregato M3 nel 2006, non ritenendolo più informativo di M2.
Per saperne di più, riporto il link di #bankpedia