9 Novembre 2021
Pubblicato il 9 Novembre 2021
La #CuriositàdelMartedì: “Che decidano i #Follower”
Il finanziere statunitense Warren #Buffett ha un patrimonio personale che nel 2021 ha superato i 100 miliardi di dollari, quasi 30 miliardi in più dell’anno prima.
Abitualmente riesce a pagare tasse per 2 milioni di dollari l’anno. Significa un’aliquota inferiore allo 0,1% se rapportato all’aumento della sua ricchezza.
Questo accade perché Buffett non è ricco grazie al suo stipendio ma perché possiede il 38% della società #Berkshire, quotata in borsa. Se i titoli salgono lo fanno anche il valore della quota e quindi la ricchezza del suo possessore. Ma finché Buffett non decide di vendere le sue azioni queste plusvalenze non vengono tassate. (estratto dell’articolo de #IlFattoQuotidiano del 28 Ottobre 2021).
Per tale motivo negli Stati Uniti stanno valutando di inserire un nuovo prelievo fiscale che vada a colpire le plusvalenze sul valore degli asset realizzate dai 700 cittadini più ricchi d’America con patrimoni di oltre un miliardo o 100 milioni di dollari di reddito annuale per tre anni consecutivi. Se approvata, cosa tutt’altro che scontata, la nuova tassa entrerebbe in vigore dal prossimo anno fiscale.
La chiamano #BillionaresTax.
Ora immaginate che il miliardario più colpito, Elon Musk, sia anche un personaggio alquanto eccentrico, cosa potrebbe mai accadere?
Semplice, che decida di chiedere alla “rete” (tramite sondaggio su #Twitter) se vendere o meno il 10% di azioni #Tesla… e che vincano i #favorevoli
E… Sì, è avvenuto proprio così (58% a 42%).
Quindi? pioggia di vendite? Dipende.
Tema fiscale a parte, ci sarebbero da fare un paio di valutazioni:
come reagirà il mercato? La quota di #ElonMusk, seppur considerevole, non dovrebbe spostare gli equilibri nel medio periodo ma nel breve si teme che il nervosismo possa prendere il sopravvento.
si tratta solo di una mossa “provocatoria” o sotto sotto c’è qualcos’altro?
Riporto l’articolo de #IlSole24Ore